domenica 31 marzo 2019

Componimento poetesco andante ma non troppo



Ti porto via Madam
in fiacre oppure a piedi
a Bruxelles o Amsterdàm
e ovunque tu mi chiedi

O ce ne andremo via
in sella al mio cavallo
forse in Andalusia
in tempo per il ballo

La nostra nostalgia
sarà presto fumata
in ogni teteria
di Malaga o Granata

E ce ne andremo allor
sul palco dell'arena
e vedrai il toreador
che muore sulla scena

Andremo al carnevale
di Napoli o Venezia
civetteria fatale
del guanto di Lucrezia

Ci andremo a mascherare
per qualche bacio e poi
mi metterò a vogare
sai io faccio ciò che vuoi

Se poi non torneremo
ci culleremo a riva
per sentire Sileno
che soffia nella piva

E fra danze e tripudi
del suo canto orchestrale
andremo a piedi nudi
sotto l’arco trionfale

Andremo sotto il vischio
oppure via di lì
e ascolteremo il fischio
folle degli hallalì

Se poi me lo chiedessi
ti porterò a Parì
e scriverò dei versi
sui baffi di Dalhì

Berremo alla taverna
il vino di Bordeaux
e vedremo la Senna
sous le pont Mirabau

E un piatto di magret
d’anatre affumicate
foisgras e caussulet
di carni prelibate

Oppure gusteremo
un po’ di cabernet
e invano aspetteremo
che arrivi il mascaret

Insieme partiremo
e non importa dove
ovunque stanzieremo
o ce n’andremo altrove

Ma il tuo pianto di sposa
è un canto di cornacchia
tenera sospirosa
vergine di Polacchia

E per la mia isteria
ti lascio la cravatta
e me ne vado via
à bientot dolce matta





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