Durante un monologo, a teatro, lo
spettatore ha il dovere di appisolarsi per non invadere l’intimità degli attori
e infilare il naso in faccende che non lo riguardano. Che la pièce sia
diventata un pretesto mondano per sbirciare sotto la sottana della finzione
scenica è intollerabile. Piuttosto ci si metta a russare per non disturbare la
liturgia: chi ha l’imprudenza di restare sveglio si espone al castigo di
Polonio che fu giustiziato per esigenze letterarie mentre origliava da dietro
il sipario.
Nessun commento:
Posta un commento