Dimmi un po’ cos’è questa fregnaccia
che per scampare alla pandemia
adesso la gente ha la mania
di infilarsi un cencio sulla faccia?
Mi sa proprio che per lo scacarcio
di strozzarsi con uno starnuto
tutto quanto il popolo cornuto
nasconde il grugno sotto lo straccio
E contro la tosse catarrale
ecco prescritta la profilassi:
un bel trattamento di salassi
a chi non festeggia il Carnevale
Per scamparci da questo colera
ci vorrebbe Iddio l’Onnipotente
ma neppure il prete se la sente
a crociarsi sull’acquasantiera
Perciò abbi fede e cura l’igiene
perché presto faran simonia
della messianica eucarestia
che vi inietterete nelle vene
Ma ora che c’han messo la mordacchia
qualora qualcuno putacaso
volesse farcela sotto il naso
come la facciamo una pernacchia?
A che serve stare in questo mondo
sudicio e sporco come il peccato
se ci han spurgato e sterilizzato
con l’amuchina da capo a fondo
Se non c’è permessa una boccaccia
o darci morsi alla giugulare
e né baci in bocca o conversare
senza poterci sputare in faccia
Se c’hanno vietato i guastafeste
di bisbocciare in sette persone
quando pure nel Decamerone
eran dieci al tempo della peste
Basta con i grugni a monouso
da mangiamoccoli e ve lo dico:
eccola qui la foglia di fico
ce l’avete proprio sopra al muso!
Su piantatela a fare i fregnoni
e darvela a gambe dalla pugna
a chi tocca muoia e non s’ingrugna
ma semmai grattatevi i cojoni
Fortuna poi che questo malanno
non si contagi a colpi di peto
altrimenti nel regio decreto
ve lo dico io cosa diranno:
“Si ingiunge per civico dovere
e per la prostatica cuccagna
di sfilare un tappo allo sciampagna
e infilarlo giù nello sfintere”
Serenata poetesca a una finestra
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