Che a una donna sia sufficiente conversare di
cucina con un uomo per sentirsi irrimediabilmente compromessa o che l’atto
stesso di cucinare sottintenda un inopportuno coinvolgimento sessuale è cosa
ovvia. Ma che una donna pretenda di guastare l’ordine dei piaceri maschili
attraverso il disordine caotico dei propri e tenti di mischiare promiscuamente
i nostri appetiti erotici con quelli gastronomici è un’abitudine così
sconsiderata che andrebbe punita lasciandola a digiuno.
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