giovedì 19 settembre 2019

Sulle proprietà apotropaiche e redentive della cattiva letteratura


Ho letto il libro di F. È un libro iniziatico alla bontà e ai buoni sentimenti, ma l’intento moralistico è dominante a discapito dello stile. Se avesse trattato il male con la stessa inconsistenza letteraria ne sarebbe uscito senz’altro un libro edificante. Niente più della cattiva letteratura può danneggiare il valore estetico del male e dissuadere gli uomini da ogni velleità imitativa. Certamente non si può leggere Chesterton senza uscirne piacevolmente convertiti, ma occorre molta più credulità per confidare che qualunque altro bravo cristiano possa scrivere altrettanto cristianamente. Pertanto sarà la cattiva letteratura a dover essere investita della missione di ridimensionare la figura del diavolo, laddove la stessa è stata portata in auge dalla grande letteratura.

Apologia del diavolo




Nessun commento:

Posta un commento