Ho letto il libro di F. È un libro iniziatico alla bontà e ai buoni sentimenti, ma l’intento
moralistico è dominante a discapito dello stile. Se avesse trattato il male con
la stessa inconsistenza letteraria ne sarebbe uscito senz’altro un libro
edificante. Niente più della cattiva letteratura può danneggiare il valore
estetico del male e dissuadere gli uomini da ogni velleità imitativa.
Certamente non si può leggere Chesterton senza uscirne piacevolmente
convertiti, ma occorre molta più credulità per confidare che qualunque altro
bravo cristiano possa scrivere altrettanto cristianamente. Pertanto sarà la
cattiva letteratura a dover essere investita della missione di ridimensionare
la figura del diavolo, laddove la stessa è stata portata in auge dalla grande
letteratura.
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